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Coach Greg Sinclair saluta Viadana dopo 6 anni in riva al Po

Tizzi: "Non possiamo che ringraziarlo per tutto quanto ha fatto a Viadana e per i risultati che ci ha aiutato a conseguire".

Viadana, Venerdì 29 Aprile 2016

Greg Sinclair, dopo sei anni d'intenso e proficuo lavoro, ha deciso di lasciare Viadana per cercare nuove esperienze, arricchire il proprio bagaglio tecnico e nel contempo portare la propria competenza in nuove realtà rugbistiche.

I risultati del suo lavoro sono evidenti e lo confermano i numeri: il settore giovanile del Rugby Viadana 1970 - pur non essendo sede di una Accademia - è da anni ai vertici del rugby  nazionale: ha vinto negli anni 2011, 2012, 2013, 2014 e 2016 il Trofeo delle Alpi, nel 2011 ha disputato la finale del campionato U18 e nel 2013 si è laureato Campione d'Italia U20.

Dal 2012 Greg Sinclair ha collaborato come assistant coach con il settore tecnico della prima squadra, curando specialmente skills personali, attacco (2014 e 2015) e difesa (2016): ha conquistato, nel 2014, le semifinali playoff, disputando la Amlin European Challenge Cup, e nel 2016 ha vinto il Trofeo Eccellenza. In sei anni ha formato e diretto l’Accademia Rugby Viadana.

Ma il risultato più importante emerge con chiarezza da questo dato: all'inizio stagione, 2015/16 formano il roster della prima squadra ben 16 giocatori che sono usciti dalle giovanili di Viadana dal 2010 ad oggi, senza contare tutti quelli che si sono accasati presso altre società.

Davide Tizzi, Presidente del Rugby Viadana 1970, ha dichiarato: "Dispiace sempre quando un ottimo collaboratore si allontana dal nostro gruppo: non possiamo che ringraziarlo per tutto quanto ha fatto a Viadana e per i risultati che ci ha aiutato a conseguire. Certo nella vita accadono delle svolte ed è giusto che Greg ricerchi nuove esperienze e nuovi stimoli. Ovunque andrà, per la professionalità dimostrata, nonostante la giovane età, farà bene e aiuterà a crescere il rugby. Con l’esperienza che ha maturato, lo vedrei bene a dirigere un'Accademia Nazionale. Speriamo comunque che una simile professionalità non vada dispersa per il rugby italiano".